Vini siciliani, conosci i migliori? Forse ancora no
I vini di Sicilia raccontati da chi ama questa terra: bianchi, rossi, vini dell’Etna, DOCG. Ma anche tante bottiglie esclusive da provare!

Perché ti interessano i vini siciliani? Vuoi conoscerli meglio? O sei alla ricerca di qualche bottiglia specifica?
Dei vini siciliani ci sarebbe tanto da spiegare, così come c’è più di una tipologia di vino che meriterebbe di essere provata. I vini appartengono alla storia e alla cultura della Sicilia. In molte cantine della regione questo patrimonio è ancora intatto, realtà artigianali in cui il tempo sembra essersi fermato: qui il vino assume tratti diversi dai soliti, quelli di una natura in cui la mano dell’uomo interviene solo per aiutare.
Quello che vedremo è un mondo diverso del vino siciliano, rivoluzionario ma tradizionale, che racchiude i valori di filosofie produttive sostenibili: suggeriremo vini siciliani autentici, senza trucchi, con un occhio di riguardo ai naturali perché hanno più di qualche reticenza da superare.
Per i vini naturali, infatti, non esiste una certificazione a riguardo; questi vini sono ben più difficili da ottenere e da spiegare. Serve una buona dose di coraggio e pazienza unita a tanta passione per produrre vini siciliani così: rifiutare gli interventi convenzionali vuol dire accettare una sfida dura che coinvolge ogni fase del lavoro, anche quello sulla pianta, un lavoro che non è sovrano, ma sottostà a quello dell’ambiente.
Scegliere un vino naturale siciliano vuol dire sostenere un progetto che ha valore etico, ma anche scegliere un vino buono; molti di questi piccoli produttori della Sicilia hanno ottenuto risultati grandiosi con vini naturali di grande personalità. I naturali, così come i biologici, rappresentano un patrimonio prezioso dell’enologia siciliana.
Dunque, scopriamo di più sui vini siciliani che seguono l’etica della sostenibilità: di seguito approfondimenti riguardo a diverse tipologie e suggerimenti su bottiglie da provare, che probabilmente non hai mai sentito e che dovresti assaggiare!
- Vini bianchi siciliani
- Vini rossi siciliani
- Vino rosso siciliano DOCG
- Vini dell’Etna
- Migliori vini siciliani
Vini bianchi siciliani
I vini bianchi in Sicilia sono in numero decisamente maggiore rispetto ai rossi. Essi rappresentano oltre la metà della produzione enologica della regione.
I vini bianchi siciliani sono quelli che conservano meglio il lato dolce e profumato della loro terra, come se le uve da cui provengono riuscissero a catturare ogni raggio di sole, goccia di mare e respiro di aria mediterranea che solo qui si trovano.
La zona occidentale della Sicilia, tra le province di Agrigento, Palermo e Trapani è quella in cui c’è maggiore concentrazione di vitigni autoctoni, e non solo, che danno vita a bianchi conosciuti ben oltre i confini regionali. Tra i vini siciliani famosi troviamo, ad esempio, diverse etichette di Catarratto, Inzolia e Grillo.
Catarratto
Il Catarratto è tra le varietà di uve più tradizionali della Sicilia occidentale, un vitigno antico forte che dà vita, in genere, a vini bianchi siciliani freschi, di media struttura e con profilo aromatico agrumato e floreale. Si trova vinificato in blend con Inzolia, Grillo, Chardonnay oppure in purezza. E in quest’ultimo caso è davvero un vino interessante!
Partendo proprio da un Catarratto in purezza, vediamo alcune etichette presenti in catalogo:

Le mie origini di Alessandro Viola, assolutamente da provare se si vuole assaggiare un grande vino bianco, territoriale. È il Catarratto di Alcamo, uno come pochi, un vino naturale fine ed elegante.

Cinque Inverni dell’azienda agricola Possente, un Catarratto macerato sulle bucce senza aggiunta di anidride solforosa. Un vino bianco siciliano la cui produzione è limitata a poco più di mille bottiglie; qualità sempre prima della quantità.
Inzolia
L’Inzolia, o Insolia, è il più antico tra i vitigni autoctoni di Sicilia, tipicamente mediterraneo e coltivato anche in altre regioni come Toscana, Calabria e Sardegna. Le sue uve fanno parte di un patrimonio importante che i vignaioli intendono assolutamente conservare e rinnovare attraverso la produzione di vini bianchi di Sicilia freschi, semplici ma eccellenti.
Ecco i bianchi siciliani da Inzolia suggeriti:

Inzolia di Biscaris, fermentato con i suoi lieviti indigeni, non ha bisogno di altro. Vino siciliano bianco asciutto e avvolgente, Inzolia appartiene anche al progetto VinNatur che raggruppa vignaioli fortemente dedicati alla causa del vino naturale.

Passo di Luna di Funaro, in cui l’Inzolia incontra lo Zibibbo e dà vita a una trama aromatica sensazionale. È un vino siciliano biologico prodotto nella provincia di Trapani da una piccola azienda che sa come esaudire i desideri di palati diversi ed esigenti.
Grillo
Il Grillo è un vitigno impiegato nella produzione di vini che in genere hanno alto grado alcolico, sia con altre uve che in purezza. Il Grillo si trova soprattutto nell’area di Marsala e il tipo di vino che ne nasce è molto legato non solo al territorio, ma anche alle scelte in vigna e in cantina che riguardano le note ossidative.
Di seguito alcuni dei nostri vini bianchi siciliani ottenuti da uve di Grillo:

Grillo Viognier, un vino bianco elegante e di carattere con firma Feudo Luparello. Il Grillo incontra il Viognier in una fusione di sentori e sapori molto particolare da cui nasce un vino dalle molteplici sfaccettature.

0.3 di Tenuta Zero, un Grillo biologico che si distingue per carattere elegante e lunga acidità. Un vino bianco siciliano sicuramente da scegliere come compagno quotidiano.
Vini rossi siciliani
Se i bianchi esprimono il lato più morbido della Sicilia, i vini rossi siciliani ne ricordano quello forte, deciso, di terra di passione, conservatrice e audace allo stesso tempo. Tanti i vitigni autoctoni che danno impronte precise ai vini a seconda della loro zona d’appartenenza. Tra le province di Ragusa e Sicuracusa, per citarne alcuni, abbiamo diversi esempi di rossi intensi, vini pregiati che regalano risultati eccezionali, come il Nero d’Avola tra i più famosi vini siciliani. Meritevoli di menzione, nonché di assaggio, anche i frutti del Nerello Mascalese e del Frappato.
Nero d’Avola
Liberatosi dell’etichetta di vino da taglio, il Nero d’Avola è oggi tra i vitigni autoctoni più impiegati per la produzione di vini rossi siciliani di grande carattere. Ha una maggiore diffusione nell’area di Noto, dove diverse realtà scommettono su una vinificazione del Nero d’Avola meno convenzionale, orientata al rispetto dell’ambiente.
Esempi di vini rossi siciliani prodotti con uve Nero d’Avola, disponibili nel nostro catalogo:

U’ Russu dell’azienda agricola Gueli, una “spremuta di Nero d’Avola”, come lo abbiamo definito nella scheda tecnica. Naturale e senza solfiti aggiunti, questo rosso siciliano è speziato al naso e presenta finale balsamico.

Petti Rosso Fausta Mansio, vino rosso biologico che interpreta appieno il Nero d’Avola vecchio stile, affinato dodici mesi in acciaio e sei in bottiglia. Gentile, con trama tannica pronunciata ma non aggressiva.
Nerello Mascalese
Dopo il Nero d’Avola, il Nerello Mascalese è il vitigno a bacca nera più coltivato in Sicilia. Ma è sull’Etna che trova la sua naturale collocazione; le uve di questo vitigno siciliano iniziano a stanziarsi alle pendici del vulcano già in epoca romana. Un vitigno forte, di certo non facile da coltivare con sistemi convenzionali, ma che dà grandi soddisfazioni nella produzione dell’Etna DOC di cui rappresenta la base del blend.
Quattro vini siciliani con Nerello Mascalese che consigliamo di assaggiare:

Terra dei Sogni dell’azienda Vivera, un vino rosso biologico complesso che racchiude tutte le potenzialità dei suoi vitigni (Syrah e Cabernet Sauvignon oltre al Nerello Mascalese) espresse in una terra unica come Corleone.

Rivaggi SRC di Crasà, dove il Nerello Mascalese si unisce al Grenache per dare carattere deciso a un vino con frutto sempre presente. Senza solfiti aggiunti, questo rosso siciliano è puro succo d’uva.
Frappato
Anche il Frappato ha anni di storia alle spalle. Tra i vitigni più antichi della Sicilia sud orientale, ha conquistato maggiore fama negli ultimi anni per il suo impiego nella produzione del Cerasuolo di Vittoria, insieme al Nero d’Avola. Rispetto a quest’ultimo, il Frappato risulta più leggero e con maggiore freschezza floreale. Sono diversi i produttori artigianali che allevano uve di Frappato in modo sostenibile per produrre vini rossi siciliani dal carattere morbido ed elegante.
Alcune bottiglie in catalogo che suggeriamo:

Nerocapitano firmato Lamoresca, è il Frappato di San Michele di Ganzaria. Un siciliano che sa come stimolare il palato, un vino naturale che vale la pena provare.

Frappato di Biscaris, un vino vivace, insolito, che potrebbe essere bevuto in ogni momento della giornata. Un altro vino naturale del progetto VinNatur.
Vino rosso siciliano DOCG
È il Cerasuolo di Vittoria, ottimo vino rosso siciliano prodotto in alcune zone delle province di Ragusa, Caltanissetta e Catania, l’unico ad avere denominazione DOCG. Il Cerasuolo di Vittoria si ottiene da uve Nero d’Avola e Frappato che, insieme, danno al vino una perfetta sintesi tra armonia e complessità. L’area della denominazione DOCG comprende diversi comuni della provincia di Ragusa, mentre per la DOC il territorio di produzione si estende ad altre zone. Il Cerasuolo di Vittoria è il più noto vino rosso siciliano anche al di fuori dei confini nazionali dove si colloca tra le eccellenze dell’enologia italiana, un vino che, declinato al naturale, dà grande orgoglio a chi lo produce e diverse soddisfazioni al palato di chi lo gusta.
Proponiamo tre espressioni di Cerasuolo di Vittoria DOCG, dalle nostre piccole cantine siciliane:

Sabuci Cortese, vino rosso biologico che nasce da Nero d’Avola fermentato in barrique e Frappato in anfore di terracotta. È un Cerasuolo di Vittoria Classico.
Vini dell’Etna
Sull’Etna il vino si è sempre fatto. La DOC qui è una delle più antiche d’Italia, ma non c’è mai stata in passato una vera valorizzazione a riguardo. I vini dell’Etna sono il risultato di una storia poco generosa e di una terra estrema, di una natura difficile e a tratti ostile. Probabilmente sono queste avversità che oggi danno ancora più risalto alle etichette del vulcano: un vino dell’Etna è diverso, insolito, eppure ricco di coraggio, di duro lavoro, di amore incondizionato per la terra. Sulla Montagna, come la chiamano qui in Sicilia, abbiamo una varietà di territori e di microclimi talmente ricca che ogni vino prodotto si distingue chiaramente da quello della cantina accanto, a pochi chilometri.
Più di un produttore mette al servizio di questo mondo ricco di fascino le proprie mani; quello dei vini dell’Etna è davvero un mondo a parte che richiede ancora più passione e voglia di fare se si sceglie di viverlo con il dovuto rispetto, perché coltivare e produrre in modo naturale sul vulcano è tutt’altro che facile. Ma il gioco vale la candela!
Ecco alcuni vini dell’Etna, tra quelli del nostro catalogo:

Nonno Ciccio di Francesco Modica, un vino rosso naturale ottenuto da Nerello Mascalese allevato a 750 metri sul livello del mare. L’altitudine si sente tutta nella grandissima freschezza che dà alle uve, che conserva i profumi varietali nel vino.

Etna Rosso Quantico, un vero vino contadino, naturale, ottenuto con l’uso soltanto di lieviti indigeni. L’Etna Rosso di Quantico è un vino siciliano di tanta sostanza!
Migliori vini siciliani
Per noi i migliori vini siciliani sono quelli che nascono da piante zappate a mano, tra fiori ed erbe spontanee, quelli che accettano al massimo zolfo e rame, che vengono fuori da mani ruvide di lavoro ma dal tocco delicato. I migliori non è detto che siano vini siciliani famosi né i più pregiati; per noi i migliori vini siciliani sono il frutto di una nuova interpretazione dell’agricoltura, di un atto rivoluzionario che riporta l’etica al centro dell’opera dell’uomo. Perché quando c’è una filosofia produttiva sostenibile, tutto converge verso la qualità. Migliori o no, questi vini siciliani sono vere chicche.
Chiudiamo in bellezza con alcune delle nostre etichette di Sicilia più singolari:

Perricò di Aldo Viola, un vino rosso naturale di cui si può beneficiare solo se il produttore è soddisfatto del risultato ottenuto. Perricò è frutto delle annate migliori, non di tutte.

Numero 73 di Vite ad Ovest, il Perpetuum ovvero il marsala pre british, quello delle origini. Un vino senza solfiti assolutamente consigliato perché è uno di quelli che rappresenta la storia della Sicilia.
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